La sicurezza di un ambiente dipende da molti elementi, ma di certo non può prescindere dalla qualità degli infissi: scardinare, sollevare o perforare porte e finestre è infatti una delle modalità più frequenti con cui avvengono le effrazioni.
Da che cosa dipende la sicurezza di una finestra?
Gli elementi coinvolti nella capacità di un serramento di resistere all’effrazione sono sostanzialmente il profilo, il vetro e il sistema di chiusura.
Più nello specifico, ecco alcuni elementi da prendere in considerazione per quanto riguarda la struttura della finestra:
Il valore di riferimento per valutare la sicurezza di un infisso è il tempo di resistenza allo scasso, misurato testandolo all’effrazione con vari strumenti.
In base alla normativa europea pubblicata nel 2011 (DIN EN 1627), sono state stabilite 6 classi di sicurezza denominate “RC” (Resistance Class).
La classificazione va dalla classe RC1 fino alla classe RC6, dove la prima è la classe di sicurezza più bassa e la seconda quella più alta.
Queste classi sono legate anche al tipo di edificio; ad esempio, per le abitazioni civili le classi di riferimento sono generalmente le prime due, RC1 (resistenza di almeno 30 secondi a fronte dell’utilizzo della sola forza fisica) e RC2 (resistenza di 15 minuti a fronte dell’utilizzo di attrezzature come cacciaviti, pinze e cunei).
Con una classe di sicurezza RC3, la serie TT76 in alluminio a taglio termico è la soluzione Noval più adatta a chi cerca il massimo della resistenza. Questa classe di sicurezza identifica infatti serramenti in grado di resistere per oltre 5 minuti ai tentativi di effrazione con l’utilizzo di strumenti come un piede di porco, un cacciavite lungo o un piccolo martello.
La serie TT76 nasce per la realizzazione di serramenti a battente e garantisce delle ottime performance anche in termini di risparmio energetico e isolamento acustico.
Per saperne di più, date un’occhiata alla scheda oppure contattate uno dei nostri tecnici.